Nel parlato comune, pelle, ecopelle e similpelle sono usati spesso come sinonimi, liberamente interscambiabili tra loro. Questo è un errore molto comune. Quando si vuole arredare uno spazio, è infatti importante conoscere le differenze tra questi tre materiali, per evitare equivoci ed incomprensioni.

In questo articolo, passiamo in rassegna i tre tipi di pelle, descrivendoli e sottolineandone le differenze.

Tutte le caratteristiche della vera pelle

In Italia, c’è la tendenza a chiamare pelle quello che è, in realtà, cuoio. Infatti, da punto di vista tecnico, la pelle conciata dopo essere stata trattata con prodotti chimici ad hoc, diventa cuoio. Il parlato comune, però, tende ad utilizzare la parola cuoio per indicare solo il tipo di pellame spesso e rigido, usato per esempio nella produzione di scarpe; mentre utilizza il termine “pelle” per indicare il tipo di materiale più morbido e sottile, destinato ad altri settori, come quello dell’arredamento.

L’errore sta nel credere che siano due materiali diversi: in realtà sono la stessa cosa.

Il cuoio ha un costo decisamente elevato, e per questo motivo si è cercato di sintetizzarlo in un materiale alternativo che potesse riprodurne le caratteristiche, ma ad un prezzo più contenuto. A livello estetico, questi materiali di recente creazione sono abbastanza simili alla pelle. Si potrebbe allora pensare, a questo punto, che stiamo parlando di similpelle e ecopelle. Giusto, ma solo in parte.

Ecopelle vs similpelle

L’ecopelle è un materiale “ecofriendly”, definizione fuorviante che può trarre in inganno. È comune credere che sia totalmente sintetico, ma non è così: l’ecopelle è infatti pelle di origine animale conciata con procedure a basso impatto ambientale. Nonostante subisca un processo di lavorazione diverso, questo materiale è comunque caratterizzato da un’estrema morbidezza ed una lunga resistenza nel tempo.

Un altro errore comune è paragonare l’ecopelle alla similpelle che, come vedremo, non è di origine animale.  L’ecopelle è un materiale costoso, poiché richiede una lavorazione specifica, ed una manutenzione costante, così come la vera pelle.

La similpelle o finta pelle, è infatti l’unico materiale “finto”. È un prodotto creato con una tela di cotone o una fibra sintetica, sopra la quale vengono spalmati materiali plastici, generalmente poliuretanici. La texture finale in ogni caso è identica a quelle di ecopelle e vera pelle, grazie a finte rugosità applicate durante la lavorazione. Si tratta di un materiale più economico e la sua facilità di manutenzione, resistenza ed idrorepellenza lo rendono uno tra i più usati nell’industria, soprattutto in quella della moda e dell’arredo.

Nel settore dell’arredamento, l’ecopelle è decisamente poco utilizzata: divani, poltrone e sedute in genere si rivestono solitamente in pelle o in similpelle. Di solito, la similpelle viene scelta seguendo le indicazioni date da un budget limitato, ma che non vuole rinunciare ad un’atmosfera elegante e raffinata che questo materiale crea.

Quale materiale scegliere per i propri arredamenti?

Per scegliere il materiale giusto è necessario pensare a due fattori: funzionalità e caratteristiche del materiale.

Gli arredi in pelle creano un’allure unica e sono da sempre sinonimo di lusso. Non solo: si adattano a diversi stili d’arredo, dal tradizionale al moderno.

Quando si sceglie un complemento d’arredo in pelle non è necessario ricreare l’ambiente da zero, poiché è un materiale facile da inserire in spazi già arredati. Soprattutto negli uffici manageriali, nelle reception e negli studi medici, la seduta in pelle è diventata un must have.

Per quanto riguarda la similpelle, va anzitutto sottolineato il costo più accessibile, insieme ad altri vantaggi da non sottovalutare. La similpelle è antibatterica e meno delicata della pelle; in questi termini, può essere pensata per progetti outdoor.

In conclusione, capire la differenza tra pelle, ecopelle e similpelle è importante non solo per evitare errori che si protraggono da tempo all’interno della nostra cultura, ma anche per capire come arredare al meglio il proprio spazio con il materiale giusto.